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Conservativa e Endodonzia

Nell’ambito della conservativa la Dott.ssa Garavaglia ha ottenuto la laurea anche presso l’Università di Ginevra facoltá particolarmente conosciuta in ambito dell’insegnamento della conservativa estetica, presso questa Università la Dottoressa ha svolto anche il ruolo di assistente presso il dipartimento di “cariologia e endodonzia”.

Tra i vari corsi seguiti dalla Dott.ssa Garavaglia di particolare interesse è il corso relativo alla tecnica “3 Step” per riabilitare i denti abrasi (consumati) .

La Dott.ssa Garavaglia pone particolare attenzione al dettaglio e alle esigenze del paziente, essere conservatori significa optare preferibilmente per la soluzione che “risparmi” il più possibile la struttura del dente stesso.

Allo scopo di poter fornire il miglior risultato nel campo di conservativa e endodonzia lo studio è dotato di moderni dispostivi quali il microscopio e il laser a diodi.

CARIE, OTTURAZIONI E DEVITALIZZAZIONI

endodonziaLa carie viene definita come un “processo destruente che interessa inizialmente i tessuti duri dentali coinvolgendo successivamente tessuti più profondi non mineralizzati (la polpa).

Partendo dal concetto che la prevenzione è sempre la cura migliore, nel caso in cui l’esame clinico o radiografico dimostrino l’istaurarsi di una carie e la conseguente necessità di intervento, si procede al trattamento restaurativo. Quasi sempre con anestesia, tramite l’utilizzo di “trapano e frese” si procede all’asportazione del tessuto dentale malato ed all’otturazione del dente. Di estrema importanza è l’utilizzo della “diga”: un foglio di materiale plastico, attaccato al dente tramite un gancio e retto a distanza dal viso tramite un archetto.

Questo permette di isolare il dente da liquidi circostanti (saliva ed eventualmente goccioline di sangue) e di eseguire un restauro la cui “chiusura” sia effettivamente a prova di recidiva. I materiali usati infatti, sono estremamente sensibili alla presenza di acqua (anche al vapore acqueo del fiato) sia che si tratti di amalgama la cui fase di compattazione ed indurimento è alterata se non avviene perfettamente all’asciutto; sia che si tratti di compositi, la cui adesione è limitata o addirittura inesistente se non eseguita in modo corretto.

Concordemente con le indicazioni sanitarie attuali, che invitano alla cautela e consentono l’uso di amalgame solo in capsule predosate, senza comunque volere fare dell’allarmismo, preferiamo di gran lunga l’esecuzione di restauri in composito. Questi se eseguiti a regola d’arte garantiscono una buona durata, oltre che un risultato estetico innegabilmente migliore.

Otturazioni e Devitalizzazione Busto Arsizio
 

Qualora la carie e quindi i batteri che la provocano, dopo lo smalto, intacchino tutta la dentina, arrivando alla polpa, questa ne risulta contaminata (dando spesso il classico dolore atroce da “mal di denti”) e deve essere conseguentemente asportata. Stiamo parlando di quelle che abitualmente sentiamo chiamare devitalizzazioni.

La branca che se ne occupa, è l’endodonzia.
Un trattamento endodontico consiste quindi, dopo l’inevitabile diagnosi, nell’asportazione della polpa dentale, nella pulizia accurata dei canali da tutti i detriti organici e nell’otturazione di essi tramite guttaperca. Infine il dente verrà ricostruito.

Il numero delle sedute e le modalità di trattamento, variano a seconda del tipo di infezione e a seconda del quadro clinico che si presenta.
Anche in questo caso risulta efficace l’utilizzo della diga. Una radiografia iniziale (come conferma di diagnosi e come rivelatrice delle caratteristiche anatomiche del dente e dei canali) ed una radiografia finale (come controllo della qualità del trattamento) sono indispensabili.

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